Il cuore pulsante di N’ata Luna è lo chef Vincenzo Vazza.

Un uomo in cammino che della cucina ha fatto il suo linguaggio più sincero. Cacciatore, pescatore, artigiano della materia viva — Vincenzo non cucina solo ingredienti, ma memorie, silenzi, visioni.

Il suo sguardo abbraccia il mondo con curiosità rispettosa, ma resta ancorato con forza alla terra d’origine: l’Irpinia più autentica, quella che sa di boschi, di sorgenti fredde, di migrazioni lente.

LO CHEF

VINCENZO

VAZZA

 La sua cucina nasce proprio lì, tra transumanze interiori e sentieri reali, per poi aprirsi a contaminazioni raccolte nei viaggi, negli incontri, negli spazi dove la frontiera non è un limite, ma una soglia da varcare con grazia e coraggio.

I piatti che prendono forma sotto le sue mani sono gesti di verità: essenziali, intensi, mai compiaciuti. Ogni sapore ha un perché, ogni dettaglio racconta un legame.

Cucinare, per Vincenzo, è un atto di ascolto. È mettersi in discussione, è sostare nel dubbio, è credere nella bellezza delle cose imperfette.

La sua è una cucina che riflette e attraversa, che tiene insieme l’istinto e il pensiero, il selvatico e il domestico, il già vissuto e ciò che deve ancora accadere.